Una giornata pensata come laboratorio creativo open source e interamente dedicata al tema della Valle di Follonica quella che si è svolta sabato 21 Ottobre, organizzata dall’Associazione Culturing in collaborazione dell’Atelier del Paesaggio AR Scape e dell’Associazione FuoriCampo.
Il workshop mattutino “Paesaggio & Partecipazione” ed il laboratorio per i più piccoli sono stati realizzati nell’ambito di ITINERA all’interno del progetto “Atelier Techné” ideato e sviluppato dal Siena Art Institute, sostenuto dalla Regione Toscana nell’ambito del bando TOSCANAINCONTEMPORANEA2017/ Giovanisì, e svolto grazie all’ospitalità e alla partecipazione della Contrada del Leocorno e dell’Imperiale Contrada della Giraffa.
Operatori culturali, artisti, residenti, contradaioli, associazioni e cittadini interessati, soggetti già partecipi nello studio di fattibilità “La Città Permeabile. Arte, Cultura e Comunità nelle Valli Urbane di Siena”, insieme a studenti dell’Università per Stranieri di Siena e del Siena Art Institute hanno confrontato e discusso idee e hanno elaborato proposte utili per sviluppare una possibile progettualità legata alla valorizzazione culturale della Valle di Follonica.
Il lavoro, avvalendosi di metodologie di co-progettazione, si è concentrato sulle possibili attività culturali da svolgere in quest’area così unica.
Dopo il saluto del priore della Contrada del Leocorno e l’introduzione da parte del Presidente dell’Associazione Culturing Carolin Angerbauer, sono seguiti interventi di professionisti sui temi di paesaggio, organizzazione eventi, comunicazione, design, ingegneria ambientale e innovazione sociale. Le attività di brainstorming e di progettazione partecipata erano guidate dai conduttori del workshop Christian Posani e Annunziata De Comite.
Nel pomeriggio si è poi svolta la parte creativa e più partecipativa della giornata che ha coinvolto un gruppo di piccoli delle due Contrade – Leocorno e Giraffa – e la classe di arte e società del Siena Art Institute in una “primitive experience”, ovvero una passeggiata nella valle nella quale i bimbi potevano agire come giovani raccoglitori “primitivi” dei materiali naturali appartenenti alla valle. Successivamente con i tesori trovati e messi da parte nell’ora di esplorazione e raccolta, i piccoli e gli studenti hanno creato e restituito la loro personale e cristallina immagine della valle, un mondo composto da frammenti reali e immaginari, ma localizzabili in uno spazio preciso della città.
L’evento ha riscontrato notevole successo degli operatori delle persone interessate alla Valle.
Inoltre ha una volta di più funzionato l’approccio partecipativo e innovativo, dimostrando il valore della collaborazione tra operatori, istituzioni culturali, utenti e delle Contrade, le quali sono da sempre il motore di innovazione e valorizzazione dello spazio in cui ogni giorno noi viviamo e operiamo.